Ci sono forme di psoriasi che, a prescindere dall’estensione delle lesioni sulla pelle, possono causare maggiore disagio psicofisico rispetto ad altre. Una di queste è la psoriasi genitale: quando la patologia dà luogo a macchie, papule, placche e lesioni di vario genere a carico degli organi sessuali l’impatto è davvero enorme. Purtroppo ben il 63 per cento degli psoriasici mostra un interessamento solo o anche a livello dei genitali. Se consideriamo i pazienti affetti da psoriasi inversa, la percentuale sale al 79 per cento. Da un lato infatti ci sono le ricadute fisiche, con la difficoltà oggettiva ad avere rapporti sessuali a causa del dolore, dall’altro quelle psicologiche e relazionali che possono minare la percezione del proprio corpo e le relazioni di coppia. Del resto la psoriasi genitale è un problema tanto femminile quanto maschile, anche se con caratteristiche diverse.
Nel sesso femminile la psoriasi genitale tende a colpire maggiormente la vulva: si parla infatti di psoriasi vulvare. Si manifesta con placche e chiazze lisce e generalmente non desquamanti, di colore rosso, che tendono ad estendersi verso inguine e cosce, ma anche tra le natiche e attorno all’ano. In alcuni casi possono essere presenti anche all’interno delle grandi e delle piccole labbra. Talvolta le lesioni sono particolarmente evidenti a livello delle pieghe della pelle (fenomeno più tipico della psoriasi inversa). Una caratteristica della psoriasi vulvare è che può causare prurito intenso, il che spinge al grattamento. Così però possono venire a formarsi lesioni profonde facilmente soggette a infezioni. Non solo: le lesioni possono rendere la pelle dei genitali femminili ispessita e poco elastica e ciò la rende soggetta a traumatismi durante i rapporti sessuali.
La psoriasi vulvare può manifestarsi già in giovane età, tuttavia è con la menopausa che i problemi aumentano: alla condizione dermatologica si somma infatti la secchezza vaginale tipica di questa età e legata alla perdita della copertura ormonale. Così, dopo i 45 anni è più facile che alla psoriasi vulvare si affianchi il lichen sclerosus, con un impatto pesante sulla qualità di vita. Del resto secchezza, dolore, prurito e un’alterazione nell’aspetto dei genitali hanno un notevole impatto sulla psiche femminile causando calo del desiderio. Inoltre nelle donne single l’impatto che la psoriasi ha sull’immagine corporea e sull’aspetto dei genitali può farle sentire a disagio in occasione di rapporti occasionali, anche perché la non conoscenza della patologia può portare il partner a credere erroneamente che le lesioni genitali siano conseguenza di un’infezione a trasmissione sessuale.
Molte di queste considerazioni valgono anche per la psoriasi genitale nei maschi: anche negli uomini è frequente la forma inversa, che coinvolge le pieghe cutanee interessando in particolare l’inguine e la parte di cute sotto lo scroto. Le lesioni, sotto forma di chiazze rosse, possono estendersi anche al pene e sulla superficie dello scroto stesso. In particolare sul pene le lesioni psoriasiche sono rappresentate da macchie piccole e arrossate lucide che causano prurito e che colpiscono più spesso il glande e l’area tra questo e l’asta, cioè sotto il prepuzio. È chiaro come durante i rapporti queste lesioni, al pari di quelle femminili, possono irritarsi a causa della frizione fino a sanguinare, accrescendo così il rischio di infezioni cutanee.
Anche per gli uomini psoriasi genitale significa impatto psicologico: la paura di mostrarsi, l’imbarazzo per lesioni che possono sembrare infettive e il dolore durante i rapporti possono causare calo del desiderio e persino disfunzioni sessuali. Del resto alcuni studi dimostrano che i maschi con psoriasi genitale hanno un rischio di soffrire di disfunzione erettile cinque volte maggiore rispetto ai soggetti sani.
Tutto quanto detto è evidente nei giovanissimi, sia maschi che femmine, specie quando alle prese con le prime esperienze sessuali. Per questo in presenza di psoriasi genitale è importante intervenire per tempo così da evitare ripercussioni sul corretto sviluppo psicosessuale. Oggi infatti esistono terapie topiche e sistemiche che consentono di giungere a una remissione anche completa, specie se affiancate da una corretta igiene intima giornaliera e in particolare prima e dopo i rapporti sessuali così da minimizzare i possibili danni da lesioni coitali. Fondamentale quindi la pulizia quotidiana con prodotti ipoallergenici senza dimenticare l’importanza delle pomate emollienti utili a ridurre prurito e arrossamento.
Una precisazione valida tanto per i maschi quando per le femmine qualora la psoriasi si presenti prima o nel corso di una relazione di coppia. È infatti importante il dialogo tra i partner, utile ad abbattere imbarazzi che potrebbero esacerbare l’impatto psicologico della patologia. Del resto grazie alle terapie oggi è possibile continuare ad avere un’ottima intimità anche in presenza di questa patologia: parliamone con il dermatologo.
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